giorno69

giorno 69 - 28 ottobre 2006

Mi sono alzata presto e con mia sorpresa anche Petino ha deciso di seguirmi e in sella alla Vespa siamo tornati alla Punta Mather per le foto dell'alba. Come cambia il canyon a seconda di come batte il sole. Ad ogni ora lo spettacolo è diverso, ma sempre spettacolare. Tornati in campeggio per colazione, nel pomeriggio lasciamo il parco. Ma non prima di farci un giro in bicicletta! E siamo entrambi d'accordo. Praticamente l'abbiamo camminato, ci siamo volati sopra e l'abbiamo anche "biciclettato" - dovremmo essere soddisfatti. In bici arriviamo ad un punto non accessibile in auto, ma solo via navetta. La Punta Yaki offre un panorama incontrastato. 24 km tra andata e ritorno, doccia e partenza. Siamo diretti a Sedona, AZ.

Passiamo per Flagstaff e sfioriamo un pezzo della famosa Route 66 che incontreremo di nuovo a Williams dopo Sedona. Di questa parlerò più avanti. La strada che da Flagstaff porta a Sedona passa per un altro canyon, Oak Creek, in cui non ci fermiamo dato che lo dovremo ripercorrere dopo la visita a Sedona. Di sabato è molto frequentato dai locali e anche i campeggi sono pieni. È magico, con rocce bianche, rosse e rosa a picco. In molte pozze del fiume si può sguzzare liberamente, ma forse in una stagione più calda. Arriviamo a Sedona con il sole che cala. Perfetto per la mia serie dei tramonti. Le rocce che fiancheggiano la città si accendono a colori psichedelici, davvero spettacolare.

Abbiamo prenotato il campeggio e la nostra piazzola ci stava aspettando. Siamo a poca distanza dalla città alta di Sedona, quindi una volta sistemato il camper ci andiamo a piedi a scorrazzare tra i negozietti ancora aperti. Sedona di sera è molto graziosa, artistica e New Age, ha un'eleganza western molto sofisticata. Domani la esploreremo con il sole. Stasera ci infiliamo in un ristorante messicano, Oaxaca, e tra antipasto di cactus e enchiladas, ci abbuffiamo come porcellini, finalmente soddisfatti di un pasto eccellente e genuino. Lo consiglio caldamente!